Scuola "G. Mazzini"

Scuola "G. Mazzini"

sabato 18 maggio 2019

Intervista a Pasquale Scimeca

INTERVISTA 

Giorno 20 marzo io e la mia classe siamo andati a vedere il film "Balon" presso l'auditorium della scuola "Sante Giuffrida".
Il film è stato girato da Pasquale Scimeca.   Regista siciliano nato ad Alminusa nel 1956, laureato in lettere,  fonda una cooperativa cinematografica indipendente chiamata "Arbash Film".  Realizza molti film legati anche a tematiche attuali, come lo sfruttamento minorile, la lotta alla mafia e la povertà nell'Africa di cui  parla il film "Balon" .

Il film racconta di due ragazzi africani, Amin e Isokè, che, dopo un assalto di predoni al loro villaggio, scappano per raggiungere la Svezia. Durante il viaggio, incontrano due archeologi che li portano in Libia, ma qui finiscono in un campo di concentramento. Dopo molte sofferenze, alla fine, riescono a scappare e a raggiungere l'Europa.




Dopo la visione del film, c'è stato un dibattito col regista per cercare di capire meglio il significato del film.
D: Nel film si vedono Amin e Isokè che vengono maltrattati in un campo di concentramento libico.
La realtà è veramente così?
R: La realtà è così, anzi, peggio. In un campo di concentramento libico, gli immigrati vengono maltrattati, umiliati. Le donne sono addirittura costrette a prostituirsi. Io ho scelto di non far vedere tutto quello che succede perché altrimenti il film risulterebbe inadatto  per i ragazzi .
D: Perché ha scelto di far vedere questo film nelle scuole?
R: Ho scelto di far vedere questo film nelle scuole perché desidero farvi conoscere la difficoltà che i ragazzi africani incontrano per avere un' istruzione, cibo, gioco e avere semplicemente una "vita".
D: Per quanto riguarda il cast, come mai ha scelto due attori non professionisti?
R: Io ho scelto due attori non professionisti perché Amin e Isokè  sapevano parlare inglese. Il ricavato del film andrà infatti alle loro poverissime famiglie e al loro villaggio che ora potranno migliorare certamente le loro condizioni di vita. Addirittura gli attori, prima di "Balon", non sapevano nemmeno che cosa fosse un film .
Alessia Alongi 3H

RECENSIONE
   Balon è un docufilm che ci fa vedere chiaramente ciò che accade in molti villaggi africani e la loro drammatica sorte.
Ci troviamo in un villaggio dell'Africa sub sahariana. Qui la vita è molto più dura rispetto a quella che per noi è la normalità, data la scarsa qualità dei servizi sociali e di risorse, ma comunque si riesce a vivere. Un giorno però una banda di predoni attacca il villaggio distruggendo tutto e uccidendo tutti, tutti tranne Amin e Isoké due fratelli che all'improvviso si ritrovano senza amici, genitori, parenti e con pochi soldi. Sono obbligati ad andarsene e così intraprendono un viaggio nella speranza di raggiungere la Svezia, anche non sapendo dove essa si trovasse. I due camminano molto e attraversano il deserto, finché ormai stanchissimi e doloranti vengono trovati e salvati da una coppia di archeologi che li portano in Libia. Una volta lì, si devono separare e i due ragazzi continuano il loro viaggio, ma purtroppo vengono catturati da una milizia e tenuti prigionieri per giorni. Alla fine i due riescono a salire su un barcone e a partire verso l' Europa, ma nessuno sa se il barcone arriverà oppure no.
  Il finale del film serve a fare riflettere le persone, facendo sorgere in esse delle domande come: Arriveranno? Troveranno posto? Verranno accolti? Io li accoglierei?

La visione del docufilm è destinata ai ragazzi delle scuole per aiutarli a comprendere che loro sono molto fortunati e devono apprezzare di più ciò che hanno. 
 Marco Mannino, Giorgio Arcoria ,Grazia Calvagna  3H